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Perché Evitare il Cartongesso per Isolare le Pareti Fredde
Conosci la conduttività termica dei materiali isolanti
L’importanza della conduttività termica
Realizzare un cappotto interno per aumentare l’isolamento delle pareti interne può essere una valida alternativa quando non è possibile intervenire esternamente, ma è fondamentale scegliere i materiali appropriati per evitare problemi significativi.
Il pannello di cartongesso non offre isolamento termico.

Costruire una controparete non risolve il problema. Per comprendere le ragioni dobbiamo fare un accenno alla conduttività termica.
Che cos’è la conduttività termica
Ogni materiale ha una particolare capacità di condurre il calore, influenzata dalle sue proprietà fisiche e chimiche.
La conduttività è l’attitudine di un materiale a venire attraversato da una quantità di calore che migra da zone a temperatura elevata, verso quelle a temperatura inferiore.
Più è alto il suo valore, più un materiale conduce bene, cioè è un cattivo isolante termico.
Il caldo si sposta sempre dall’interno delle stanze verso l’esterno, disperdendosi rapidamente a causa della mancanza dell’isolante termico.
Il materiale con elevato potere isolante disporrà di un valore di conduttività molto basso.
Al contrario, quello molto disperdente avrà un valore alto.
L’unità di misura è il lambda espresso in watt (W) su metro Kelvin (mK)
Di seguito, riportiamo la conduttività lambda di alcuni materiali comunemente utilizzati per l’isolamento delle pareti:
– polistirolo ha un valore di conduttività di 0,034 – 0,036 Watt su metro Kelvin
– sughero 0,041 Watt su metro Kelvin
– cartongesso ha un valore di conduttività di 0,21 Watt su metro Kelvin
– calcio silicato ha un valore pari a 0,055 – 0,060 Watt su metro Kelvin
Più basso è il valore della conduttività, maggiore è la capacità isolante del materiale.
Il cartongesso con un valore do 0,21 è quasi 10 volte meno isolante degli altri materiali.
Le camere da letto sono spesso più fredde delle altre stanze, soprattutto se hanno pareti orientate a Nord.
La sensazione che viviamo entrandoci è di stanza umida.
Perché alcune stanze sono più fredde di altre

Pensa al nostro corpo.
Per raffreddarsi utilizza la sudorazione visibile sulla nostra pelle.
È un meccanismo che serve per raffreddarci.
Il sudore che evapora “strappa” calore all’organismo che diventa più freddo.
Una parete esterna esposta alla pioggia, all’umidità dell’aria, alla nebbia, ecc., che quindi si inumidisce, funziona come il sudore, sottraendo calore dall’interno della stanza.
Il cartongesso sulla parete interna ridurrà il problema, ma non in modo adeguato ed efficiente, perché il suo potere isolante è significativamente inferiore a quello necessario per ottenere una parete ottimale.
Inoltre, si inumidisce in fretta, ma si asciuga lentamente, il che accelera ulteriormente la perdita di calore.
Il modo corretto di isolare una parete interna
Deve mantenere il calore più a lungo ed evitare la dispersione termica anche in ambienti umidi.
Il materiale più indicato, che utilizziamo nei nostri lavori di risoluzione di problemi di muffa e di umidità, è il pannello termoigroscopico in calcio silicato.

È in grado di assorbire l’umidità senza alterare le proprie caratteristiche, rilasciandola rapidamente e offrendo eccellenti proprietà isolanti termiche.
Sebbene il valore di conduttività risulta leggermente più alto rispetto ad altri, il beneficio che fornisce nel controllo del valore dell’umidità interna è ineguagliabile.
Il suggerimento conclusivo che ti lascio è di:
- evitare il polistirolo, che è oltretutto un derivato petrolchimico
- evitare l’uso del cartongesso, anche se accoppiato a materiali isolanti, perché può ugualmente far formare le muffe sulla sua superficie, ma anche dietro di esso – vedi l’immagine qui sotto
Contattami per fissare una diagnosi specializzata per l’isolamento termico dall’interno delle stanze della tua abitazione.
Ciao da Andrea!
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